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Primarie centrosinistra, il sindaco di Castegnato appoggia Bruno Tabacci

Con un comunicato il sindaco di Castegnato Giuseppe Orizio ha voluto esprimere con fermezza la propria adesione alla candidatura di Bruno Tabacci alle primarie di calizione del centrosinistra. Di seguito il testo integrale del comunicato:

“Sono contento che Bruno Tabacci abbia deciso di partecipare alle primarie di coalizione del centrosinistra e facendolo abbia rimesso le deleghe al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, motivando tale decisione anche con il fatto che non potrà far bene l’Assessore al Bilancio perchè impegnato fino al 25 novembre in giro per l’Italia. Condivido la decisione di Bruno Tabacci di candidarsi alle primarie ponendosi come riferimento a chi ha una cultura politica cattolico-democratica come la sua. Condivido la posizione di Bruno Tabacci che è impegnato, come ha già fatto con la giunta di Milano, a costruire una coalizione vincente per le prossime elezioni che si riveli anche in grado di governare positivamente nell’interesse del Paese. Condivido i “distinguo” e le “riflessioni” che Bruno Tabacci ha pubblicamente esplicitato sul “Patto dei Democratici e dei Progressisti” siglato da Pierluigi Bersani per conto di tutto il Pd, da Nichi Vendola e Riccardo Nencini.

  • Manca qualsiasi riferimento al merito o alle liberalizzazioni: nessuna di queste due parole chiave per il futuro del Paese è citata nemmeno una volta nel documento.

  • Manca, qualsiasi riferimento all’Agenda Monti.

  • La stessa fedeltà dichiarata agli impegni internazionali assunti viene confermata e subito smentita da una clausola (“fino alla loro eventuale rinegoziazione”) che vorrebbe lasciare ai “progressisti” campo libero per rimettere in discussione ogni accordo già raggiunto con i nostri partner europei.

  • Con il Patto, la sinistra, con coerenza, ha formulato le proprie proposte. Chiare, ma talmente attente a non uscire dal recinto in cui sono autorelegate, da rendere esplicito che quella Carta d’Intenti non è un programma di governo, e non può esserlo nemmeno in nuce. E’, molto più semplicemente, un pezzo del programma di governo. Quello della sinistra, che per completarsi ed essere competitiva ha bisogno del programma dell’altra parte della coalizione: centro del centrosinistra. Proprio come ha saputo fare a Milano con grande lungimiranza Giuliano Pisapia interpretando al meglio la sintesi politica di una coalizione di centrosinistra vincente.

  • Quello che però non si può non registrare è che è stato regalato a Tabacci (e forse a Renzi, ma chissà se il sindaco di Firenze, al di là delle rottamazioni, è interessato a questi argomenti), l’onore e l’onere di rappresentare quel centro del centrosinistra. Di affermare che parallelamente al sacrosanto impegno di ridurre le disuguaglianze contenuto nella carta dei progressisti c’è qualcuno che in coalizione pensa che si debba tenere nella massima considerazione anche il merito. Solo così, del resto, potremmo ridare una speranza reale ai nostri giovani per il futuro. Perché senza merito e senza riconoscimento per i migliori, finiremmo per creare le condizioni per una società non competitiva e dunque saremmo responsabili dell’ennesimo inganno ai danni dei nostri figli.

  • Va affermato che parallelamente al ruolo regolatore dello Stato – giustamente rivendicato con forza nel “Patto dei Democratici e dei Progressisti” – sono necessarie ampie e concrete liberalizzazioni, a partire dai servizi pubblici locali per arrivare al settore dell’informazione radio televisiva, per aprire definitivamente i mercati, ridurre gli sprechi e gli scandali che stanno travolgendo ogni livello di governo del territorio, scardinare sistemi di potere incrostati che in questi anni, nella falsa illusione che potessero fare comodo ai partiti, a tutti i partiti, di sinistra come di centro e di destra, non hanno garantito altro risultato che svuotare di significato quegli stessi partiti, esporli al pubblico ludibrio e alimentare il rigetto antipolitico che ora rischia di travolgerli definitivamente.

  • Affermare soprattutto che gli impegni assunti dal presidente del Consiglio Monti in Europa non si toccano se non con il pieno accordo degli altri partner europei in seguito al verificarsi di eventuali nuove condizioni che lo suggeriscano. Mentre non possono e non debbono essere disattesi unilateralmente.

  • Affermare, soprattutto e prima di tutto, che l’Agenda Monti rappresenta il percorso obbligato per l’Italia anche nei prossimi cinque anni per chiunque sia chiamato a governare il Paese.

  • Questo è l’onore e l’onere degli impegni programmatici da confermare che le forze progressiste lasciano a chi si colloca al centro della coalizione.

  • E’ giunto il momento che si avvii una discussione aperta per contaminare anche il centrosinistra con le idee che stanno alla base delle politiche dell’attuale premier.

  • Queste idee continueranno ad essere portate avanti prima e dopo le primarie, ma senza sottoscrivere il “Patto dei Democratici e dei Progressisti” a cui non è possibile aderire se non viene integrato con le proposte sopra esplicitate.

Sosterrò Bruno Tabacci alle primarie e invito quanti condividono le sue posizioni a fare altrettanto”.

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Redazione BsNews.it

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