Cronaca

I cinque percorsi che non potete perdervi per fare jogging a Brescia

Tuta d’ordinanza, scarpe nuove di zecca e auricolari innestati per diffondere in tutto il corpo la canzone giusta: Born to run, nati per correre. Pronti, partenza, stop! Ma dove si va? Bsnews.it prova a rispondere alla domanda consigliandovi 5 scenari podistici cittadini degni di un’oretta di sana fatica.

Lungo Mella.

È tra i percorsi più battuti dai runners bresciani soprattutto in estate, quando il problema relativo all’illuminazione diventa secondario. 12 km di ampi sentieri e piste sterrate che collegano la città alla Valtrompia creando una vera e propria greenway indipendente dal traffico cittadino. Correre fianco a fianco con i conigli nel tratto tra via Volturno e la caserma Papa, poi, non ha prezzo.

Il rettangolo delle Mole.

Un’autentica pista d’asfalto incastonata tra Casazza e la tangenziale Montelungo. Si tratta di uno dei pochi borghi antichi della città, dove campi, pescheti, mulini e fossi fungono da macchina del tempo. Correre qui riconcilia anima e corpo, soprattutto al tramonto. La speranza è che il Pgt non cambi il volto della zona…

Sant’Anna.

Sotto il colle dell’Ovest si snodano vie riservate a pedoni e ciclisti che alternano un mix perfetto di asfalto, terra battuta e sentiero. Zone residenziali isolate, campi, boschetti. Uno scenario ricco che collega Cellatica, la Badia e Sant’Anna tra natura e vigneti.

Maddalena.

È la palestra en plein air dei bresciani, ma per affrontarla bisogna essere ben allenati, eppure qualcuno ci prova senza paura fin dalle pendici, altri preferiscono fare un tratto in auto prima di lanciarsi sui suoi sentieri all’interno di boschi fitti per una corsa più selvaggia che mai.

Città.

Sì, avete capito bene. Centro storico. Avremmo potuto virare sui parchi (Ducos, Castelli, Pescheto, Primo Maggio) o sulle piste del Calvesi e di campo Marte. Preferiamo proporre un itinerario alternativo, spingendovi a sfrecciare in via Musei o a San Faustino, ad affrontare la salita del Castello e a fare un po’ di stretching all’ombra del Duomo o in piazza Tebaldo Brusato. Senza dubbio bisognerà fare i conti con semafori e tubi di scappamento, ma l’urban running consente di scoprire Brescia e i suoi angoli nascosti unendo sport e cultura. Insomma, in un altro modo, da un altro punto di vista.

 

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Redazione BsNews.it

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