Arresti domiciliari nella sua terra d’origine, la Sicilia, per il funzionario dell’Assessorato alla Mobilità del Comune di Brescia. A decidere per la scarcerazione è stato il gip Enrico Ceravone che quest’oggi ha accolto la richiesta del legale del funzionario. Niente più carcere, quindi, ma custodia cautelare domiciliare con ritorno nella sua terra d’origine. Il funzionario è stato infatti accusato di corruzione, concussione e turbativa d’asta in merito all’inchiesta “Semaforo rosso” che ha portato all’arresto di altre due persone, un collaboratore dell’Assessorato e un imprenditore, entrambi ai domiciliari.
Gli orologi non sono solo strumenti per misurare il tempo, ma anche accessori di moda…
Le Acli, Associazioni cattoliche lavoratori italiani, compiono 80 anni e per l'occasione incontreranno Papa Francesco…
ROMA (ITALPRESS) – “Non vietiamo nella maniera più assoluta gli investimenti nel fotovoltaico, ma puntiamo…
È una scena triste quella apparsa nel pomeriggio di ieri nel quartiere Badia, nel laghetto…
Sarebbero stati momenti concitati e violenti quelli vissuti a bordo di un treno della linea…
Botta e risposta tra amministratori, politici e ambientalisti sul tema della raccolta del verde in…