(a.c.) Più di una segnalazione di carenza, un grido d’aiuto, quasi. La situazione in cui versa la Polizia a Brescia, e nel bresciano, non è per nulla rassicurante. A richiamare l’attenzione sulle condizioni in cui sono costretti a lavorare gli agenti è Rosario Morelli, segretario del sindacato di polizia Siulp, sulle colonne di Bresciaoggi.
Un dato, allarmante, su tutti: per ogni turno di lavoro si hanno in circolazione due, al massimo tre volanti. Questo in una città (e in una provincia) con delicati equilibri da mantenere, forti interessi della malavita e un grande numero di immigrati clandestini. A fronte dei 60 agenti della Squadra Mobile in servizio solo pochi anni fa, oggi quelli impegnati nel mantenimento della sicurezza sono solo 45, ed hanno a disposizione solo 8 volanti funzionanti sulle 15 in garage. Negli ultimi 5 anni la Questura ha perso – per pensionamenti vari – 70 agenti, mai sostituiti. Non è finita: il comando della Stazione è stato soppresso, quello del Carmine conta su di una sola pattuglia, che lavora solo 3 turni su 4.
Sembrava che qualche agente in più potesse arruvare a partire dallo scorso aprile, ma il Ministero non ha inserito Brescia nelle città di "Fascia A". Con questa situazione la Polizia di prossimità è un miraggio.
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