E’ “quasi vittoria” per l’Aci di Brescia. Ma nel frattempo a perdere è stata ancora una volta la Leonessa, perché – come troppo spesso avviene in Italia – i tempi per la decisione definitiva, che potrebbe avere anche ripercussioni sulla prossima edizione della Mille Miglia, si spostano ancora più in là, al 10 ottobre. E Brescia è costretta ad aspettare per conoscere le sue sorti. Il giudice del Tar Giorgio Calderoni, infatti, ha accolto sotto condizione la richiesta – avanzata dal presidente dell’Aci Brescia Aldo Bonomi – di sospendere il decreto di commissariamento imposto dall’Aci nazionale all’ente di via Enzo Ferrari. L’Aci rimarrà “sotto tutela” fino al 10 ottobre. Poi il giudice competente prenderà la decisione definitiva. Ma prima, entro il 30 settembre, la palla passerà al ministero. Entro quella data, infatti, il dicastero guidato da Piero Gnudi dovrà redarre una relazione sui conti dell’ente bresciano. Tenendo conto comunque di un elemento in più. Secondo il Tar, infatti, il ministero e l’Aci nazionale – nel deliberare il commissariamento – non avrebbero considerato adeguatamente il fatto che nell’ultimo bilancio il debito dell’Automobil club Brescia nei confronti di quello nazionale si è sensibilimente ridotto, passando dai 6,5 milioni del 2010 ai 2,8 del 2012.
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