Il Coordinamento bresciano di Libera ricorda “commosso, con affetto e gratitudine”, Nicola Maria Pace, già Procuratore della Repubblica di Brescia, scomparso dopo una lunga lotta con la malattia. Pace, procuratore onorario presso la Corte di Cassazione, si è spento a Filiano (Potenza), dove era nato nel 1944. Fu anche membro della Commissione Ecomafie e procuratore a Brescia.
DI SEGUITO IL TESTO DEL COMUNICATO DI LIBERA
Uomo e Magistrato semplice ed eccezionale al tempo stesso. Dotato elevatissime sensibilità per gli aspetti quotidiani che coinvolgono tutti, soprattutto gli ultimi della Terra. Primo nel difendere l’etica di un diritto spesso piegato a favore dei potenti, primo a pretendere l’asservimento a quel Diritto che, prima ancora di essere "scritto" è nel senso stesso dell’ "essere" di ciascun individuo, senza distinzione alcuna. Grande la sua esperienza e grandi le sue innovazioni nella Procura bresciana.
Dalle direttive in tema di cittadini extracomunitari alle disposizioni nel campo del contrasto alle "ecomafie", termine coniato proprio grazie ai suoi interventi, come ricordava Enrico Fontana (Legambiente) in occasione della presentazione del Rapporto ECOMAFIE 2010, presentato da Libera a Brescia. Attenta sensibilità per le problematiche ambientali, puntuale l’adozione di misure efficaci in tema di misure di prevenzioni antimafia e ordinarie.
Piangiamo la perdita di un vero amico di LIBERA, di un vero amico delle nostre piccoli e grandi battaglie. “Quando chiama LIBERA, io sono sempre presente, rispondo sempre…costi quel che costi”, così ci diceva, e lo faceva davvero, tutte le volte che trattavamo temi in incontri e dibattiti pubblici, Lui c’era sempre con noi, sempre felice di esserci. E si vedeva.
La solida e fraterna amicizia con Don Ciotti, con i suoi più stretti collaboratori. Il ricordo delle numerosissime indagini in materia ambientale, dall’ “affondamento” delle navi cariche di rifiuti tossici e di scorie nucleari nei mari della Calabria a quelle in materia di sfruttamento di minori, tratta di migranti, soprattutto nella sua esperienza triestina, il ricordo delle tante storie raccontate nelle occasioni di incontro. L’umanità e l’autorevolezza del tratto facevano del Dott. Nicola Maria Pace esempio di Magistrato mai prono al potere, rispettoso di regole e doveri, autentico garante del loro rispetto, fondato dal senso etico che ne determinava la loro formale enunciazione.
LIBERA Brescia piange la perdita di quest’Uomo, che è stato e sarà sempre simbolo ed esempio per la sua azione quotidiana.
Ciao Procuratore, ci mancherai!
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