Niente di nuovo sul fronte occidentale per i detenuti di Canton Mombello che ieri hanno ripreso la sciopero della fame per protestare contro l’insopportabile situazione di sovraffollamento cha da anni ormai affligge la struttura bresciana. Solidarietà e sostegno arrivano tanto dal Comitato per la chiusura (dalle 9 di questa sera in presidio sotto Canton Mombello) quanto dal Garante per il Diritti dei detenuti Emilio Quaranta che in una nota dichiara di aver appreso con rammarico la nuova mobilitazione ma di «comprenderne le ragioni. Evidentemente le iniziative intraprese da più parti non sono bastate a convincere i detenuti delle intenzioni di politici e amministratori che pure hanno fatto sentire la loro presenza».
Un nuovo carcere, per Quaranta, non è «un´utopia ma una necessità dettata dall´esigenza di rendere la pena “umana" e di evitare il sovraffollamento che comporta anche problemi di sicurezza interna e di tutela dell´integrità personale». Perciò il Garante ribadisce il suo «sostegno alla class action che i detenuti intendono promuovere sia in sede comunitaria, sia in sede di Magistratura di Sorveglianza» e assicura che «offrirà tutto il supporto possibile» alle loro istanze.
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