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Movimento Giovani Padani: “La guerra libica è finita, i profughi tornino a casa”

Con un comunicato il Movimento Giovani Padani della Valle Camonica chiedono che i profughi stanziati in valle dopo lo scoppio della guerra in Libia vengano rimandati da dove sono venuti. Di seguito il testo integrale del comunicato

 "Il Movimento Giovani Padani Valle Camonica si rivolge alla Comunità Montana e a tutti i comuni valligiani che lo scorso autunno hanno sottoscritto l’accordo per l’accoglienza diffusa in Valcamonica dei "profughi richiedenti asilo" provenienti dal Nord Africa.

Sia come Lega Nord che come MGP abbiamo più volte manifestato, anche nelle sedi istituzionali, la propria contrarietà ad una scelta che riteniamo sbagliata:

Nei modi. Perché messa in atto senza consultare la popolazione che si è vista imporre dall’alto una decisione alla quale non ha potuto obiettare

Nei contenuti. Data infatti la pesante situazione economica, dove le famiglie faticano ad arrivare a fine mese, non ci pare il caso di sottrarre ulteriore risorse ai cittadini.

 

Noi crediamo che in questo particolare momento di crisi l’emergenza profughi non sia una priorità della nostra Valle, soprattutto considerati i tanti anziani in difficoltà, i giovani in cerca di una borsa di studio e i senza lavoro.

La Valle ha già i suoi problemi che non le consentono di poter gestire oltre anche questa emergenza!
Le leggi e gli accordi internazionali hanno imposto all’Italia di accogliere i profughi, non ci sono state alternative, ma siamo convinti che la soluzione non fosse quella di distribuirli nei comuni della Valle trasformandoli in un costo sociale per le nostre comunità.

La guerra in Libia è finita ad ottobre dello scorso anno e le condizioni per cui i profughi "libici" possono richiedere asilo sono venute a mancare da tempo!

Per questi motivi chiediamo con forza che i comuni e gli enti comprensoriali si attivino presso chi di dovere affinché i tempi di verifica dei requisiti per il riconoscimento dello status di rifugiato vengano ulteriormente velocizzati e, in caso di insussistenza degli stessi, venga disposto – come prevede la legge – l’accompagnamento immediato alla frontiera dei clandestini, così come è stato fatto per gli oltre 4.000 nordafricani rimandati a casa da aprile a ottobre 2011 dall’allora Ministro Maroni.

In questo modo si libererebbero dal bilancio degli enti Comprensoriali importanti risorse che potrebbero essere utilizzate per altre iniziative a sfondo sociale rivolte però alla nostra gente. Ad esempio parte di queste risorse potrebbero essere utilizzata per ripristinare il servizio offerto da "Movida On The Road" che come abbiamo più volte evidenziato, ha contribuito a prevenire le cosiddette stragi del sabato sera  nella nostra zona e che crediamo meriti il massimo sostegno possibile da parte di tutti coloro che hanno a cuore i nostri ragazzi"

 

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Redazione BsNews.it

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