Terremoto sindacale all’Iveco. Per lo stabilimento Iveco di Brescia sono state le prime elezioni dei delegati di fabbrica senza la partecipazione della Fiom Cgil esclusa dal voto non avendo sottoscritto il nuovo contratto di lavoro del gruppo Fiat. E per la prima volta ad ottenere la maggioranza è stato un sindacato non confederale ma la Fismic, il sindacato autonomo dei metalmeccanici.
Le elezioni dei delegati si sono concluse nella tarda serata di martedì tra le polemiche: 2.487 gli aventi diritto di voto. 56,41 la perncentuale di coloro che si sono presentati alle urne. I risultati :alla Fismic è andato il 53,63% dei consensi (710 voti su 1.403), alla Fim il 24,09% (319) e alla Uilm il 21,53% (285). La composizione della rsa sarà dunque questa: 14 alla Fism, 7 alla Fim e 6 alla Uilm.
Questi i dati ufficiali. Ma la Fiom ha organizzato un seggio parallelo, arrivando a certificare con carta d’identità o cartellino aziendale 962 voti in suo favore, il 42% del totale. «E per questo motivo – ha spiegato Francesco Bertoli, segretario della Fiom – nei prossimi giorni procederemo alla nomina delle rsa spettanti». Con i voti della Fiom i votanti salirebbero al 95% (come nel 2009) e la composizione della rsa cambierebbe totalmente: 11 alla Fiom, 8 alla Fismic, 4 alla Fim e 3 alla Uilm.
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