(a.c.) Dovrebbe vedere la luce addirittura entro fine anno, ma alcuni cittadini che fanno riferimento al comitato spontaneo "No centrale a biomasse" stanno cercando di impedirlo. Come? Con un ricorso presentato al TAR di Brescia.
Le motivazioni dei 48 cittadini firmatari del ricorso contro il permesso di costruire rilasciato alla società Paradello Ambiente sono molte, e convergono tutte sulla scarsa efficacia dell’impianto che nei piani dovrebbe produrre energia elettrica per 4mila famiglie, molte meno secondo chi si oppone al progetto. Ma non solo: si critica il fatto che a differenza di altre centrali analoghe non si sfrutterà il teleriscaldamento, se non per alcune serre poste in vicinanza dell’impianto, si critica la zona dove si è deciso di costruire, nei pressi dell’Outlet Franciacorta, una zona già a rischio dove convergono le polveri della vicina superstrada, e dove c’è scarsa ventilazione per il ricircolo dell’aria emanata dal camino (che dovrebbe essere alto 19 metri). I timori dei 48 firmatari del ricorso non si fermano qui: la paura è che in futuro la centrale possa essere utilizzata per bruciare non solo sterpaglie, rami e scarti vegetali ma anche fanghi di lavorazione e altri rifiuti pericolosi.
Ecco il progetto per la centrale spiegato sul sito della società Paradello: http://www.paradello.it/ambiente/impianto_biomasse_legnose.asp
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