Green Hill, le violenze verbali degli animalisti contro i politici preoccupano il Senato
Riportiamo di seguito il resoconto stenografico della seduta della commissione parlamentare di martedì 3 aprile, dove la commissaria Boldi lamenta minacce e violenze alla sua ed altrui persona da parte degli animalisti che combattono per la chiusura di Green Hill. ecco il testo integrale:
Legislatura 16º – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 704 del 03/04/2012
Sulle minacce ricevute dai componenti della 14a Commissione permanente in occasione
della discussione della Legge comunitaria 2011
BOLDI (LNP). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BOLDI (LNP). Signor Presidente, intervengo perché credo che i colleghi debbano essere messi a
conoscenza di quanto sta accadendo in 14a Commissione (Politiche dell’Unione europea). Come
voi sapete, la Commissione sta esaminando la legge comunitaria 2011, una legge importante che
contiene molti argomenti considerevoli. Tra questi c’è il recepimento della direttiva che riguarda
la sperimentazione animale. Dovete sapere che, da quando la Commissione ha iniziato a
discutere di questa direttiva, ha dovuto cambiare il numero telefonico della propria segreteria e si
è dovuto cambiare anche il numero telefonico della mia segreteria personale, perché i numeri,
che sono del Senato, erano stati posti su siti pornografici. Inoltre, in particolare il senatore Di
Giovan Paolo, uno dei relatori, e io stessa subiamo giornalmente minacce; non intendo le solite
lettere, cui siamo abituati, con le quali i cittadini ci richiamano a una maggiore attenzione su
questo o quel problema, ma lettere del tenore: «Vorrei che fosse vivisezionata lei, sua figlia, suo
marito e i suoi nipoti».
Credo che questo sia intollerabile, perché è un comportamento fascista cui non penso che
quest’Aula sia abituata. Lo dico perché l’Assemblea del Senato è abituata a discutere di tutto:
abbiamo discusso di aborto, di procreazione assistita e di fine vita, e ognuno ha potuto tenere le
posizioni che intendeva, liberamente e senza essere sottoposto in nessun modo a pressioni
coercitive o a tentativi di coercizione di questo tipo.
L’ultimo episodio: dopo che le associazioni animaliste avevano chiesto di essere ascoltate in
audizione – specialmente il «Comitato Montichiari contro Green Hill» – e si era disposta la loro
audizione (naturalmente insieme all’audizione di tutti coloro che a livello istituzionale si occupano
di questa materia, e cioè Ministero della salute, Istituto superiore di sanità, AIFA e Associazione
veterinari), le stesse hanno inviato una lettera – secondo me farneticante – in cui dicevano che la
14a Commissione non è competente a parlare di questo argomento e che quindi loro non
avrebbero partecipato ai nostri lavori. A parte il fatto che la 14a Commissione durante l’esame
della legge comunitaria è competente a parlare di tutti gli argomenti in essa contenuti, tant’è
vero che decide dell’ammissibilità degli emendamenti, che poi vota, e prepara il testo per l’Aula
che poi esamineranno anche gli altri senatori, credo che qui venga messa in dubbio la possibilità
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di questo ramo del Parlamento di discutere seriamente di qualunque – dicasi qualunque –
argomento e di arrivare a sue proprie conclusioni.
Pregherei quindi il Presidente del Senato, nella sua persona e per suo tramite, di chiarire tale
questione. Sono in quest’Aula dal 2001, dove, abbiamo trattato argomenti importantissimi, ma
non ho memoria di un simile atteggiamento da parte di cittadini, che hanno i loro diritti, le loro
opinioni, ma sicuramente non hanno il diritto di comportarsi in modo intimidatorio verso nessuno
dei componenti di questa Assemblea. (Applausi dai Gruppo LNP, PdL, PD e dei senatori Lusi e
Tedesco).
PRESIDENTE. Senatrice Boldi, lei ha fatto bene a portare all’attenzione dell’Assemblea questo
aspetto. Credo che giustamente lei abbia richiamato e sottolineato la gravità di quanto sta
accadendo.
Come sa, c’è stato già un intervento, sia sul problema dei telefoni, sia per quanto riguarda una
segnalazione alla Polizia postale, ma ha fatto bene a porre la questione (ne parlerò io stesso con
il presidente Schifani) nei termini politici in cui l’ha posta all’attenzione dell’Assemblea, perché è
legittimo all’interno del Parlamento e nel Paese avere qualsiasi posizione, ed è legittimo
pretendere di esporla. Non è legittimo e non ha nessuna giustificazione, neanche in base a quella
che si ritiene sia la finalità più giusta, perseguirla con metodi che siano di intimidazione e che
siano sostanzialmente di violenza e di non rispetto. La violenza si esprime in tanti modi – non c’è
soltanto la violenza fisica – e quella che voi avete subito mi pare sia una forma di violenza e,
siccome viene perpetrata nei confronti di parlamentari, non è meno grave, ma anzi è più grave
che se venisse esercitata tra cittadini, perché si tenta di impedire una riflessione, un
approfondimento e una pronuncia secondo le regole della democrazia rappresentativa da parte
del Parlamento.
Credo quindi che abbia fatto bene a sollevare la questione. Siamo vicini a lei e a tutti i membri
della Commissione, con la solidarietà ma anche con l’impegno a denunciare con forza questi fatti,
perché non debbono verificarsi. Bisogna fare attenzione e non essere indifferenti anche rispetto a
fatti piccoli, che non sono folclore, che avvengono in questo quadro e in questa chiave, ma che
preparano conseguenze più negative per il futuro: quindi, non devono essere né ignorati né
sottovalutati.
La Presidenza assume questo impegno, oltre ad esprimere solidarietà, perché vi siano le
condizioni per far lavorare positivamente la Commissione che lei presiede. (Applausi dai Gruppi
LNP, PdL, PD e del senatore Tedesco).
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