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I treni del metrò hanno un’anima bresciana: Metra e Lucchini salgono in carrozza

(d.b.) I treni del metrobus hanno un’anima bresciana. Realizzati negli stabilimenti Ansaldo Breda di Napoli e Reggio Calabria, i 18 convogli che dal prossimo anno cambieranno il modo di muoversi dei bresciani portano nel loro dna due importanti marchi dell’industria bresciana, Metra e Lucchini. Alla prima si deve infatti la “corazza” dei treni, vale a dire i profilati di alluminio che formano le casse dei convogli; alla seconda invece è stato affidato il compito di realizzare le speciali ruote del metrobus.

I treni del metrò saranno veri e propri gioielli della più tecnologia: lunghi 39 metri, avranno 72 posti a sedere e potranno contare su circa 300 posti in piedi teorici. La guida sarà completamente automatica, senza necessità di personale a bordo: quindi non vi è alcuna cabina di guida ma ci si potrà sedere in testa, accanto al finestrino “panoramico”. La velocità massima sarà di 80 km all’ora. La flotta della metropolitana sarà composta inizialmente da 18 treni, dei quali, a rotazione, 16 verranno utilizzati in linea e 2 rimarranno a disposizione nel deposito per scorta e manutenzione. Con la flotta iniziale potrà essere garantita una capacità di trasporto di 8.500 passeggeri/ora per senso di marcia con un intervallo fra i treni di 180 secondi.

Come rivela “Treno in corsa”, terzo volume della collana di Brescia Mobilità dedicata alla metropolitana, curato da Loris Zanirato eMauro Rainieri, le casse delle carrozze della metropolitana di Brescia sono state interamente realizzate con profilati d’alluminio forniti dalla Metra di Rodengo Saiano. L’alluminio estruso è stato preferito ad altri materiali per diversi motivi: innanzitutto per la sua leggerezza e per la sua plastici, che permette di ottenere anche forme molto complesse. Poi per la sua totale riciclabilità, con un alto valore di recupero finale. Ma anche per l’estetica delle carrozze e per la sicurezza del veicolo: frenate più sicure e masse minori in caso di urto.

Esce invece dagli stabilimenti Lucchini la “sala montata”, vale a dire asse, ruote e organi di trazione e frenatura. Si tratta di un sistema sofisticato, diverso da quello che normalmente equipaggia i veicoli ferroviari, in quanto utilizza una ruota di tipo elastico (detta “resilient wheel”). La caratteristica di questa ruota è di avere al suo interno un elemento flessibile che aumenta il comfort del viaggio durante la marcia diminuendo le vibrazioni e il rumore.  

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Redazione BsNews.it

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