(a.c.) Chissà se gli agenti che lo hanno inseguito sapevano che si trattava di un ex pugile olimpionico. Certo non sarà stato facile mettere le manette ai polsi di Z.A., albanese di 30 anni, clandestino, in Italia con documenti falsi e l’accusa di essere uno spacciatore.
L’ex pugile è nel nostro paese da tempo. Sfuggito alla cattura nell’ambito di un’operazione anti-spaccio condotta a Rimini e in Emilia, Z.Z. se ne era tornato per un po’ in Albania, per poi arrivare di nuovo in Italia con documenti falsi. Venerdì scorso gli uomini della Polizia di Montichiari guidati dal comandante Cristian Leali stavano sorvegliando un locale di Borgosotto quando hanno messo gli occhi sul pugile e su un suo compagno e connazionale, H.E., 28 anni. Alla vista degli agenti i due si sono dati alla fuga, che però non è durata molto. Braccati e ammanettati, gli albanesi sono stati portati in caserma mentre altri agenti si sono recati alla loro abitazione, dove sono stati trovati bilancini di precisione, 1.200 euro in contanti e 22 grammi di cocaina.
Lo spacciatore in carcere magari potrà riprendere l’attività pugilistica, che forse era meglio se non abbandonava.
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