Acque agitate, nel Pdl bresciano, in vista del congresso provinciale fissato per domenica 19 febbraio. Nell’occasione i circa 25mila tesserati del partito saranno chiamati a indicare – secondo la logica dell’una testa un voto – il successore di Viviana Beccalossi. Usciti di scena i due principali contendenti (Franco Nicoli Cristiani è agli arresti domiciliari, Viviana Beccalossi per candidarsi dovrebbe dimettersi da vicecoordinatrice regionale), il quadro interno resta confuso. Ma il nodo andrà sciolto entro il 12 febbraio, giorno in cui scadranno i termini per depositare le candidature. In campo, quel giorno, potrebbe esserci il vicesegretario provinciale Alessandro Mattinzoli, che godrebbe del sostegno di buona parte degli ex forzisti (gelminiani, nicolianiani di Acropolis, peroniani, Areopago e romeliani). Ma anche l’ex sottosegretario Stefano Saglia, proveniente dalle file di An, potrebbe decidere di candidarsi. E se ad oggi l’ipotesi che si vada su mozioni contrapposte appare probabile, non è da escludere comunque che si possa arrivare a un accordo per evitare uno scontro fratricida che potrebbe avere pesanti ripercussioni anche su Loggia e Broletto. In questo caso tra i papabili ci sarebbe l’ex presidente della Provincia Alberto Cavalli.
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