(a.c.) Pochi giorni di tregua, e tornano nuovamente ad agitarsi le acque in cui navigano gli asili comunali del capoluogo. Dopo la vicenda della ventilata chiusura delle iscrizioni in 4 istituti (Gallo, Valotti, Rebuffone, Caionvico), per i quali il sindaco ha rimandato la decisione al momento della verifica delle effettive adesioni al nuovo anno scolastico, ora è la volta delle mense degli asili Bettinsoli, Trento, Tonini, e Leonessa. In queste strutture, più il Gallo del Villaggio Sereno alle prese con i problemi relativi alle contaminazioni di radon, l’Asl ha fatto temporaneamente chiudere le mense sotterranee, costringendo i bambini a mangiare nelle loro aule.
Il provvedimento ovviamente è stato emanato per garantire ai bambini la massima sicurezza, per consentire di verificare le condizioni di igiene e di adeguatezza delle strutture, però inevitabilmente qualche ripercussione negativa la porta con sè. I genitori , alcuni dei quali già si sono fatti sentire, ad esempio su Facebook come riporta Bresciaoggi in edicola stamane, temono che questa chiusura possa rappresentare il sintomo di un più generale desiderio da parte dell’amministrazione di "tagliare" le spese. Ora chiudendo le mense,in seguito magari eliminando le cucine interne agli istituti ed appaltando il servizio esternamente.
L’assessore Andrea Arcai fuga ogni sospetto garantendo che si tratta di una semplice precauzione in attesa della documentazione di adeguatezza delle mense sotterranee da fornire all’Asl. Leggermente diverso il parere dell’Asl riportato su Bresciaoggi: nessun ritardo nei controlli, semplicemente si stanno approfondendo le verifiche di compatibilità dei locali con l’utilizzo che se ne fa. Tempi più lunghi rispetto a quelli ventilati da Arcai?
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