Un pensionato di 68 anni di Coccaglio è da 45 giorni rinchiuso in un carcere del Brasile accusato di violenza sessuale da due minorenni. L’uomo, dal 2004, aveva deciso con la moglie Gabriella di dividere l’anno tra Italia e Brasile: sei mesi qui e sei mesi là. Ma il 9 dicembre scorso per lui sono scattate le manette. L’accusa è pedofilia. Una vicenda dai contorni poco chiari per la quale si è mosso il consolato. Il console italiano a Recife, Francesco Piccione, spiega infatti sull’edizione odierna di Bresciaoggi che Giuseppe Vezzoli è stato accusato da un paio di ragazzine; ma delle due minorenni non vi è traccia, ci sono solo alcune dichiarazioni rilasciate al procuratore. “Non c’è uno straccio di prova contro il signor Vezzoli – spiega il console. “Quel che gli viene contestato al momento non è suffragato dai fatti. È chiaro che non possiamo forzare la mano della giustizia brasiliana, ma la sensazione è che qualcuno abbia deciso di approfittarsi dell’ingenuità di una coppia anziani” Il pensionato intanto è costretto a viver in una cella dalle condizioni precarie; l’uomo ha problemi cardiaci e deve assumere diversi farmaci al giorno. Il consolato ha chiesto i domicialiari. “Se il Brasile è uno Stato civile – ha dichiarato al telefono il console – deve dimostrarlo”.
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