Ci risiamo. Nonostante gli annunci dell’ottobre scorso, quando venne firmato il protocollo anti smog che avrebbe dovuto far scattare le contromisure contro l’emergenza pm10 (domeniche a piedi e targhe alterne), l’automatismo tanto sbandierato è ancora bloccato. Nonostante se ne discuta da mesi, non è ancora chiaro di debba fermare la viabilità sulle strade provinciali, se la Provincia, la Prefettura o la Regione. E così, nonostante ieri si siano toccati i 10 giorni consecutivi di superamento dei limiti, se anche le cose non dovessero cambiare domenica non ci sarà alcun blocco del traffico. Se nelle prossime ore vento o pioggia non dovessero "pulire" l’aria, domani si arriverebbe infatti al 12esimo giorno consecutivo di esuberi. Soglia che – sempre in base al protocollo firmato a ottobre – dovrebbe far scattare la domenica a piedi. Ma senza chiusura delle provinciali i comuni della Val Trompia hanno detto da sempre che non aderiranno al blocco. E a questo punto anche altri comuni dell’hinterland potrebbero seguirli.
«Se sono io a dover chiudere le strade provinciali lo posso fare. Però sono e resto convinta che, in base al Codice della strada, lo debba fare la Prefettura. Perciò per emettere l´ordinanza mi deve venir detto che è mia competenza» ha spiegato a Bresciaoggi l´assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Mariateresa Vivaldini. A dicembre il quesito è stato posto al ministero ma si è ancora in attesa di una risposta. Che difficilmente arriverà prima di domenica. "non siamo ancora riusciti ad assestare il protocollo nella parte che riguarda le domeniche senz´auto" ha ammesso l’assessore comunale Paola Vilardi. "Al limite l´opzione che ci resta, se i superi consecutivi arriveranno a 18, è quella delle targhe alterne".
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