(a.c.) Era tutto talmente strano che alla fine è emerso che è stato architettato un inganno. Sono finiti nei guai due coniugi sui cinquant’anni residenti sul Lago d’Iseo, protagonisti di una vicenda per certi versi inquietante ma che certamente non è isolata.
I fatti. La coppia da anni è alla ricerca di una maternità che non arriva. Per scavalcare il problema ha cercato la soluzione in Ucraina. Il marito si è recato nel paese con la moglie, non in stato interessante ma dichiarata tale, e dopo pochi giorni è tornato in Italia con due gemellini. L’ambasciata italiana non ci ha visto chiaro fin dal principio, ed ha fatto partire le indagini. Era troppo strano che una compagnia aerea imbarcasse una donna al 9° mese di gravidanza, era troppo strano pure che una donna si recasse in Romania "per affari", come ha detto il marito, a pochi giorni dal (presunto) parto. Negli interrogatori però la coppia non ha svuotato il sacco, così si sono rese necessarie le analisi del DNA per venire a capo della vicenda. Il marito avrebbe offerto ad una ragazza del posto una grossa cifra (si ipotizza possa essere fino a 50 mila euro, da quel che risulterebbe nell’indagine sui conti correnti dell’uomo) in cambio di una maternità. Dopo la fecondazione assistita, con il seme del bresciano, e passati 9 mesi, la ragazza ha partorito 2 gemelli. A quel punto c’è stato il viaggio in Ucraina, poi il ritorno e il via alle indagini.
Parrebbe anche che la donna per confermare la sua maternità abbia chiesto, e ottenuto, a un medico un certificato per garantire che la ferita che ha è compatibile con una ferita da taglio cesareo. I due coniugi sono indagati per alterazione di stato.
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