Il Gip Bonamartini del tribunale di Brescia si è riservato la decisione in merito alla richiesta di archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Elhadji Gadiaga formulata dal pm Piantoni. Nell’udienza di ieri l’avvocato della famiglia e dell’Associazione Diritti per tutti, Manlio Vicini, ha richiesto che venga istruito un pubblico processo per accertare le responsabilità dei carabinieri che a causa di una condotta omissiva hanno provocato la morte del senegalese nella cella di sicurezza della caserma di Piazza Tebaldo Brusato per un attacco di asma. Vicini ha ricordato come le dichiarazioni dei carabinieri di turno la mattina della morte di Elhadji si siano rivelate false e contraddittorie ed ha sottolineato l’importanza della testimonianza del vicino di cella di Gadiaga: in modo totalmente disinteressato un giovane detenuto bielorusso ha infatti affermato di aver sentito Elhadji chiamare aiuto e battere le mani sulla porta della cella per 15-20 minuti; un tempo che dimostrerebbe come non ci sia stato un tempestivo intervento dei carabinieri e che purtroppo si è rivelato fatale.
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