Con un’inchiesta di Andrea Tornago Radio Popolare è tornata ad occuparsi di Brescia. Oggetto del servizio – In onda questa mattina nel programma Radiosveglia – la relazione dell’Arpa sull’ex cava Piccinelli, contaminata da Cesio radioattivo per la quale “l’agenzia regionale non esclude che la radioattività abbia toccato la falda acquifera”. L’ex cava Piccinelli, che si trova tra i quartieri di San Polo e Buffalora, è contaminata in profondità da Cesio 137 con una radioattività che sfiora il milione di becquerel/Kg, e l’ultimo intervento di messa in sicurezza del sito risale al 1999 (il progetto di bonifica è in un cassetto dal 1998). Ma il rischio oggi che è il materiale radioattivo abbia “ contaminato la falda superficiale della periferia a sud-est di Brescia”. “Considerando la risalita della falda di circa 4 metri – scrivono i tecnici di Arpa Lombardia – è possibile che la contaminazione radioattiva sia stata, ormai, in parte sommersa dalle acque”. Un’eventualità che crea particolare inquietudine perché a poca distanza, nella direzione di scorrimento della falda, si trova un pozzo che rifornisce l’acquedotto della città. L’Arpa ha inoltre rilevato altre sostanze cancerogene, tetracloroetilene e cromo esavalente, con livelli superiori ai limiti di legge.
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