(a.c.) Provvederà a tutto lei, Concetta Cottone, come d’altronde ha fatto continuativamente nei 49anni di vita della figlia. Non c’è più bisogno dell’intervento del Comune di Brescia per pagare il funerale della povera Assunta Arcieri, la donna disabile (soffriva di schizofrenia) ferita a colpi di manico di scopa e poi soffocata con un sacchetto di plastica dalla madre Concetta, 77 anni, di cui gli ultimi 49 passati ad accudire Assunta e la sorella gemella, anch’essa disabile.
La donna, detenuta nel carcere femminile di Verziano, ha fatto sapere al Comune tramite il suo avvocato Maria Grazia Capitanio che le spese per le esequie è in grado di affrontarle, anzi: è da tempo che sono stati messi da parte i soldi necessari per questo motivo.
Le incombenze pratiche verranno sbrigate dai servizi sociali, e il denaro occorrente verrà elargito dalla Cottone. L’assessore ai Servizi Sociali del Comune, Giorgio Maione, nei giorni scorsi aveva dato la disponibilità dell’ente per farsi carico del funerale "in povertà", quello destinato a defunti senza parenti o senza i soldi necessari per le pompe funebri.
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