(a.c.) Ieri è stata la volta dello sciopero generale delle tre sigle sindacali principali, riunite per la prima volta dopo 6 anni. Giovedì toccherà al trasporto pubblico locale, mentre oggi è la "Giornata nazionale contro gli sfratti".
I manifestanti bresciani riuniti nelle sigle sindacali Sicet, Sunia e Uniat si sono dati appuntamento in piazza Paolo VI, dalle 10 alle 11, da dove si dirigeranno sotto le sedi di Provincia e Prefettura.
Un fenomeno costantemente in crescita negli ultimi anni, lo sfratto colpisce prima di tutti le famiglie in difficoltà dove il padre è in cassa integrazione o disoccupato. Ben il 96% degli sfratti tra Brescia e provincia è dovuto a morosità (siamo al primo posto della classifica nazionale in questa speciale classifica): i sindacati ammirano lo sforzo compiuto dal capoluogo ma allo stesso tempo non abbassano la guardia in vista dei tempi bui che pare stiano arrivando. Molti sono infatti i timori di un innalzamento dei canoni d’affitto conseguente all’introduzione dell’IMU sulle abitazioni, che potrebbe spingere i locatari a rivedere i contratti (al rialzo).
Cosa chiedono i sindacati? Che la Provincia e la Prefettura sollecitino il Governo Monti a stabilire dei provvedimenti volti a tutelare gli inquilini in difficoltà, oltre al rifinanziamento del Fondo nazionale per il Sostegno al pagamento dell’Affitto, in scadenza a fine anno.
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