Due imprenditori bresciani, F.D.A. e M.D.A, titolari dell’azienda di polimeri e plastiche Acf di Gussago, sono stati fermati dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione Gold Plastic, che in tutta Italia ha portato all’arresto di altre 52 persone con l’accusa di associazione a delinquere transnazionale finalizzata all’illecito traffico di rifiuti. L’indagine – secondo quanto riferito dal dorso bresciano del quotidiano il Giorno – ha portato allo scoperto un traffico illecito di rifiuti speciali esportati dall’Italia verso diversi paesi del Sud-est asiatico, con il sequestro di beni per oltre 6 milioni di euro. In questo quadro, i due avrebbero spedito via nave a Hong Kong carichi di rifiuti, raccolti dai Comuni della zona. destinati,. Qui un broker con ufficio fantasma al 12esimo piano di un grattacielo, si occupava di modificare i documenti di carico facendo risultare i rifiuti mai trattati come materie prime, che venivano così spedite a fabbriche cinesi e destinati alla produzione di giocattoli, casalinghi, prodotti sanitari e biberon (che poi arrivavano anche in Italia). Per ogni carico, secondo la stima delle Fiamme gialle, gli imprenditori intascavano dai 150 ai 200 euro a tonnellata. Più i contributi che i Comuni hanno versato per il loro trattamento.
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