"Sono rovinato". Sono queste le parole che Franco Nicoli Cristiani, 68 anni, vicepresidente del Consiglio regionale lombardo, avrebbe pronunciato ieri mattina quando i carabinieri del Comando provinciale di Brescia lo hanno arrestato con l’accusa di corruzione, hanno trovato nella sua abitazione centomila euro custoditi in due buste.
Il gruppo Locatelli, la cui azienda principale ha sede a Grumello del Monte (Bergamo) era già nel mirino della Procura di Brescia a causa di irregolarità nella realizzazione della strada “Orceana”, nella Bassa bresciana. Il materiale utilizzato per il fondo stradale era sospetto. Da qui è partito uno screening dei carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Brescia, Fabio Salamone e dai pm Silvia Bonardi e Carla Canaia, dei vari cantieri in cui opera il gruppo bergamasco e gli investigatori sono giunti ai sequestri di ieri di due cantieri della Brebemi. Il sospetto è che per realizzare il fondo stradale siano stati usati rifiuti come scarti di acciaieria e altri non trattati.
Intanto oggi Nicoli Cristiani sarà sentito oggi dal Gip per l’interrogatorio di garanzia. “E’ scosso ma determinato a difendersi” ha spiegato il suo difensore, Piergiorgio Vittorini.
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