(a.c.) Sette mesi fa la condanna al padre Giovanni, ora la stessa pena è stata inflitta anche ai figli Alberto e Ottaviano Inselvini, intestatari della ditta Baratti Eredi Inselvini di via Padova a Brescia.
Il giudice Luciano Ambrosoli del Tribunale di Brescia ha ritenuto che tutti gli elementi che hanno portato alla pena inflitta al padre (leggi qui la notizia del 4 marzo scorso) che patteggiò la condanna, sono da ritenersi validi anche per i figli, condannati a un anno e due mesi (con pena sospesa). I fatti risalgono al 2008, quando il Nucleo di Tutela Ambientale della Procura di Brescia trovò la presenza di cromo esavalente in alcuni pozzi. Le indagini portarono all’azienda di cromatura metalli di via Padova, che sicuramente però non sarà l’unica fonte di inquinamento, dove pare che del liquido fuoriuscisse dai vasconi per i trattamenti.
La bonifica è già in corso da tempo, ma non sarà facile trattare tutto il terreno, e le falde superficiali (non quelle dalle quali si preleva l’acqua che finisce nei rubinetti delle abitazioni), inquinato da valorifino a 4mila volte superiori al limite massimo cinsentito per legge.
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