Fuori dal Tribunale di Verona i tifosi bresciani, bergamaschi e veronesi

La vicenda è nota anche fuori dai confini provinciali, e all’apertura dell’udienza per i fatti relativi al pestaggio subito da Paolo Scaroni a Verona i sostenitori bresciani hanno ricevuto il sostegno dai "colleghi" bergamaschi e veronesi, per una volta amici.

Il processo sui fatti che hanno portato all’aggressione del tifoso del Brescia sono iniziati ieri con l’udienza preliminare presso il Tribunale di Verona, a distanza di sei anni dai fattacci seguiti alla partita tra le Rondinelle e l’Hellas Verona. Gli imputati sono otto, tutti appartenenti al VII reparto mobile della Polizia di Stato di Bologna: Luca Iodice, Antonio Tota, Massimo Coppola, Michele Granieri, Bartolomeo Nemolato, Ivano Pangione, Valdimiro Rulli e infine Giuseppe Valente. 

In questi sei anni la vita di Paolo è cambiata completamente: dopo un lungo periodo di coma ora sta meglio, fa riabilitazione due volte la settimana, cammina autonomamente ma a fatica, ha un lieve difetto nel modo di parlare, non ha più la forza nelle braccia, non poò lavorare, non ha più la ragazza. A Verona è accompagnato dai genitori, ancora commossi al ricordo di come sono passati questi lunghi sei anni, e da un centinaio di tifosi della curva. 

Paolo ieri ha parlato. Ecco ciò che ha rivelato ai giornalisti di Bresciaoggi, che riportano l’intervista fuori dal tribinale sull’edizione in edicola oggi: «Ero solo e stavo salendo sul treno per tornare a casa. Ora sono invalido al 100 per cento. E mi chiedo: perché? Mi hanno dato colpi solo sulla testa, non avevo lividi in nessun’altra parte del corpo. Mi volevano uccidere».
E ancora: «Cosa mi aspetto? Un risarcimento da parte dello Stato. Ogni volta mi dico che sarebbe bastato non andare a quella partita con l’Hellas per avere un vita diversa. Chi mi ha picchiato aveva la stessa mia età e mi chiedo come faceva un mio coetaneo ad avere un odio così profondo per agire in quel modo. Senza ragione. Ero solo. Perchè quelle manganellate?. Sono svenuto sul treno, non era ancora partito altrimenti sarei morto».
a.c.

Share
Published by
Redazione BsNews.it

Recent Posts

▼ Acli in festa per i primi 80 anni: il 2 giugno il viaggio per incontrare Papa Francesco

Le Acli, Associazioni cattoliche lavoratori italiani, compiono 80 anni e per l'occasione incontreranno Papa Francesco…

7 ore ago

Lollobrigida “Pannelli solari compatibili con la produzione agricola”

ROMA (ITALPRESS) – “Non vietiamo nella maniera più assoluta gli investimenti nel fotovoltaico, ma puntiamo…

7 ore ago

▼ Brescia, strage di pesci nel laghetto del Santellone

È una scena triste quella apparsa nel pomeriggio di ieri nel quartiere Badia, nel laghetto…

7 ore ago

▼ Senza biglietto sul treno picchia il controllore: spagnolo condannato a un anno

Sarebbero stati momenti concitati e violenti quelli vissuti a bordo di un treno della linea…

8 ore ago

▼ Brescia, il centrodestra chiede di boicottare la raccolta del verde, Legambiente attacca

Botta e risposta tra amministratori, politici e ambientalisti sul tema della raccolta del verde in…

9 ore ago

Calderone “2 miliardi e 800 milioni a disposizione per il lavoro”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono 2 miliardi e 800 milioni messi a disposizione per la parte…

10 ore ago