Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini – con una nota – ha chiesto alla direzione generale della Sicurezza degli alimenti e nutrizione del Ministero di farsi promotrice con le Regioni Lombardia e Veneto di accertamenti per individuare le cause dello “spiaggiamento” di anguille che si è verificato sul lago di Garda. La commercializzazione delle anguille, e quindi il loro consumo, era già stata vietata lo scorso maggio.
“Ho chiesto che venga intensificata la sorveglianza da parte dei Servizi veterinari locali – sottolinea il sottosegretario Martini – su quanto segnalato e che campioni di anguille vengano inviati agli Istituti Zooprofilattici di Brescia e Padova per le necessarie analisi, sia per quanto riguarda la ricerca di eventuali contaminanti, quali diossina e Pcb, che di altri agenti patogeni che potrebbero aver determinato il fenomeno. Attendo i risultati dei carotaggi condotti sui sedimenti del lago per tutte le province interessate entro e non oltre il 15 settembre – spiega – come concordato a livello tecnico lo scorso mese di luglio. Successivamente convocherò una riunione per valutare i risultati del monitoraggio”.
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