"Abbiamo vinto la nostra prima guerra: bisogna mettere dei limiti a Equitalia e ai sequestri dei beni perché i cittadini hanno paura. E adesso Equitalia vuole agire anche su imprese e agricoltori. Il cittadino che momentaneamente non può pagare non è un delinquente, cari Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti. Spero domani di riuscire a tirare Tremonti dalla nostra parte, è un lombardo, in fondo è nato in Valtellina". Lo ha dichiarato Umberto Bossi ieri alla festa della Lega a Manerbio. Un tema caro al Senatur visto che poche settimane fa si era già rivolto a Tremonti: «Caro Giulio, nelle tue leggi non puoi toccare i Comuni virtuosi, gli artigiani e le piccole imprese. E basta con le ganasce fiscali di Equitalia: neppure la sinistra aveva osato sequestrare trattori e mucche degli agricoltori debitori". Proprio stamane Bossi e Tremonti si sono incontrati per discutere "qualche idea" per "salvare le nostre imprese".
Ieri sera Bossi è tornato anche sul tema dei ministeri al Nord: "Moltissimi imprenditori si sono già messi in fila, gente che non andrebbe mai a Roma e che viene a Monza. Io, Calderoli e Tremonti – ha aggiunto il Senatur – ci siamo messi insieme e abbiamo spostato i nostri ministeri a Monza. Al sindaco di Roma e al presidente della Repubblica bisogna dire "Noi siamo della Lega, se non si comincia a fare qualcosa, come si fa a cambiare il Paese?".
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