La dichiarazione di "pubblica utilità" non vale per sempre, dopo cinque anni scade, e si deve ripetere tutta la procedura da capo.
Questa, in sostanza, la motivazione per la quale il Consiglio di Stato ha stoppato l’autostrada della Val Trompia, dando ragione ai cittadini che, difesi dall’avvocato Pietro Gabarino, il 20 maggio 2010 presentarono ricorso al Tar contro gli espropri cui erano soggette le loro proprietà.
Nelle motivazioni pubblicate si legge: «Sulla natura perentoria e non ordinatoria del termine quinquennale entro cui adottare l’atto conclusivo del procedimento ablativo, non pare sussistano dubbi, in ossequio ad un più che ormai consolidato orientamento giurisprudenziale in base al quale al termine finale va riconosciuto, a differenza del termine iniziale».
Rimane ben poco da fare: ripetere tutta la procedura di esproprio o trovare un accordo bonario con la società Autostrade.
a.c.
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