Desenzano, il Pd annuncia le primarie. I candidati saranno Rosa Leso e l’ex sindaco Pienazza

(a.t.) Il Pd sceglierà il candidato sindaco di Desenzano attraverso le primarie. E ha già due nomi in campo, quelli dell’ex sindaco Fiorenzo Pienazza e di Rosa Leso. Ad annunciarlo – in anteprima a Bsnews.it – è il segretario provinciale del partito Pietro Bisinella. Una notizia che verrà ufficializzata già in serata, dopo le 20.30, quando alla festa gardesana dei democratici interverranno Enrico Letta e il capogruppo in Regione Luca Gaburri. "In vista delle elezioni del prossimo anno", chiarisce Bisinella, "noi offriamo ai desenzanesi questi due nomi e indichiamo con convinzione la via delle primarie: se poi altre forze politiche vorranno unirsi a noi, condividendo il programma e presentando i loro candidati, saranno bene accette". Un metodo potrebbe estendersi anche ad altri Comuni chiamati al voto il prossimo anno (Darfo e Rovato i più significativi), "compresi – precisa il segretario – quelli con meno di 15mila abitanti".

Ma anche per la Loggia il percorso è già definito. "Prima di pensare ai nomi", chiarisce Bisinella, "dobbiamo definire un progetto serio, senza perderci in chiacchiere inutili. Un primo passo è già stato fatto. A settembre, quindi, apriremo ufficialmente il confronto e al tavolo inviteremo tutti: da Rifondazione fino all’Udc e al Fli. Saranno loro, poi, a dirci se vogliono condividere con noi la strada e i contenuti. Una volta chiarita la coalizione, infine, i cittadini sceglieranno il candidato migliore attraverso le primarie". Più complicata, invece, la questione delle primarie per il parlamento, invocate da Riccardo Frati in un’intervista a Bsnews.it. "Io sono assolutamente a favore", chiarisce il segretario, "ma al momento non esistono regole precise al riguardo e comunque credo che la questione verrà risolta presto a livello nazionale, con la conferenza organizzativa già convocata da Bersani. Ma il vero problema", conclude Bisinella, "è quello della legge elettorale, perché se vogliamo avvicinare la politica ai territori dobbiamo tornare alla preferenza, come già avviene – per esempio – per le elezioni regionali".

Infine, il segretario del Pd – commentando quanto detto dal suo vice al sito – sottolinea di condividere la necessità di un forte ricambio generazionale nel partito. "Il segretario organizzativo che ho scelto", precisa, "ha 26 anni e il più ‘vecchio’ dei miei collaboratori 36. Quello del ricambio della classe dirigente è un problema da affrontare con assoluta serietà, anche se non amo le modalità con cui pongono la questione i rottamatori come Renzi. La verità", conclude, "è che serve un nuovo modo di fare politica e che dobbiamo tutti rimboccarci le maniche, altrimenti il Pd – come le altre forze – verrà letteralmente spazzato via dagli elettori".

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Redazione BsNews.it

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