Non basta. L’amministrazione Paroli ha introdotto l’addizionale Irpef in città. Una scelta impopolare, ma per certi versi necessaria, per coprire gli esorbitanti costi della realizzazione della metropolitana "leggera". Una scelta necessaria ma anche non sufficiente, a quanto pare. Leggendo quanto afferma il Giornale di Brescia in edicola stamane, pare infatti che nonostante l’introduzione dell’addizionale Irpef manchino ancora circa 21 milioni di euro, e non per le spese iniziali bensì per quelle di gestione. Non solo: il clima di incertezza generale, per non dire di terrore, riguardo ai futuri tagli che subirà la spesa regionale per il trasporto pubblico, non fa certo dormire sogni tranquilli alla Loggia.
Il piano economico di gestione della metropolitana è allo studio in questi giorni, approderà in Consiglio Comunale a fine mese o alla ripresa dei lavori a settembre. Solo allora si avrà il quadro completo della situazione. Non è da escludere che si acceda a un nuovo finanziamento, almeno per coprire le spese nei primi anni di funzionamento della metro.
Intanto si ragiona sui possibili modi per estendere la rete dei passeggeri potenziali, partendo dall’allargamento a ovest della linea della metro, fino al collegamento con la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo. L’estensione potrebbe portare nuovi passeggeri, certo, ma forse anche fondi regionali e provinciali.
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