Interrogare i miti sull’origine dell’Universo. Stasera a Virle

Identiche sono, nelle diverse epoche e nelle diverse culture le domande che l’uomo si pone di fronte all’origine dell’universo, degli elementi naturali, del legame tra realtà terrena e divinità; proprio come un bambino, ogni popolo si è costruito spiegazioni che rimandano allo stupore incantato con cui l’uomo primitivo osserva il mondo e i suoi fenomeni. D’altra parte, proprio come l’uomo primitivo, il bambino ha paura di ciò che gli è sconosciuto, di ciò che non ha nemmeno un nome: la prima forma di familiarità e di fiducia verso la realtà si acquisisce imponendo un nome alle cose. Lo spettacolo, prendendo a prestito miti e leggende della tradizione indiana, russa, africana e finlandese, conduce per mano i bambini a raccontar loro come l’acqua, la terra, l’aria e il fuoco si sono ordinati nel cosmo. Si tratta di narrazioni che affondano le radici nel patrimonio di tradizioni di genti diverse, riscritte per esaltare il forte valore evocativo e simbolico che una lingua semplice – e per questo universale – può suscitare nei bambini, che sperimentano ogni giorno, a fianco di coetanei africani e slavi, la convivenza con culture "altre" rispetto alla propria. Alle capacità mimiche e vocali dell’interprete sono affidati quattro racconti: le storie dell’uovo d’oro da cui nasce il primo uomo, di Gelo, del figlio del vento, di eroi e draghi nordici che stimolano la fantasia dei bambini ben oltre il momento dello spettacolo.Messo in scena nel 1998, Pangea ha rappresentato un’ulteriore tappa del Teatro Telaio nel suo cammino di ricerca e di riscoperta di miti e leggende appartenenti alle più diverse culture. Le tappe precedenti avevano messo in scena l’epica finnica (Kalevala), quella celtica (Ultimo canto di Kindylan) e quella ladina (Lijendes – la montagna racconta).

Una donna, la terra, racconta. Racconta di come all’inizio di tutto non ci fosse che acqua, e di come un giorno da quell’acqua uscì un uovo d’oro e da quell’uovo il primo uomo. Poi tutto cambia, dall’acqua si passa alla terra, alla terra gelata della grande Russia. Qui vive Martina con due sorellastre cattive, che, gelose di lei, convincono il padre a darla in sposa al Gelo. Ma Gelo si lascerà conquistare da Martina e la coprirà di gioielli. La terra si trasforma in aria e si apprende di Nakati, il figlio del vento, che quando viene chiamato per nome si arrabbia tanto da far crollare tutte le capanne africane. Infine il vento diviene fuoco, il fuoco della fucina di Kalevala, tra i ghiacci della Finlandia.

Teatro Telaio – Pangea
Mercoledì 6 luglio, Rezzato, Parco di Virle, ore 21.15

Share
Published by
Redazione BsNews.it

Recent Posts

▼ Travagliato, Antares Vision annuncia il licenziamento di 54 lavoratori

Sono 54 i lavoratori di Antares Vision per i quali la società che offre ecosistemi…

7 ore ago

Giustizia, Nordio “Nessuno scontro con magistrati, ma riforma si farà”

PALERMO (ITALPRESS) – “Da parte mia non c’è nessuna volontà di entrare in conflitto con…

8 ore ago

▼ Chiari, per chi vuole fare shopping in centro arriva la baby sitter comunale

«Mamma, papà se dovete fare acquisti portatemi a giocare»: è con questo slogan che l'amministrazione…

10 ore ago

Europee, Mattarella con presidenti Austria e Germania “Andata a votare”

MILANO (ITALPRES) – “Nel 2024 si svolgono elezioni in Paesi che rappresentano più della metà…

10 ore ago

Rizzo e Alemanno “L’Ue si renda autonoma dagli Stati Uniti”

ROMA (ITALPRESS) – Provengono da due mondi politici agli antipodi, ma hanno deciso di lavorare…

10 ore ago

▼ Montichiari, festa grande per San Pancrazio

È fitto il programma del Maggio monteclarense che ha il suo culmine questo weekend con…

11 ore ago