Il Patto di stabilità rischia di fare nuovi danni. Il Comune di Brescia pare infatti costretto a rinunciare ai 6 milioni di euro annunciati anni fa dal ministero e stanziati nel dicembre scorso per iniziare la bonifica del sito Caffaro. Dopo anni di riunioni negli scorsi mesi si era infatti definito come e dove avrebbero dovuti spesi quei soldi (una goccia, va detto, rispetto ai costi stimati per l’intera bonifica dell’area – terreno e falda). Con 6 milioni di sarebbero messe in sicurezza le rogge e si sarebbero fatte alcune sperimentazioni su terreno e falda.
In base a quanto riferisce il Giornale di Brescia in edicola questa mattina, pare però che la Loggia sia costretta a rinunciare a quei soldi (come per altro hanno già fatto Passirano e Castegnato, gli altri comuni inseriti nel sito d’interesse nazionale) per non sforare il patto di stabilità. L’unica possibilità che gli uffici comunali stanno vagliando è quella di fare in modo che finanziamenti possano entrare direttamente nelle casse del cosiddetto “soggetto attuatore”, ovvero Sogesid Spa. Quel che è certo è che i tempi degli eventuali lavori – che dovevano partire questa primavera – slitteranno ancora. Una storia che si ripete da dieci anni.
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