(a.t.) "Si chiede all’assessore alla Protezione civile e alla Sicurezza di predisporre un piano di ricollocazione dei profughi, in accordo con il tavolo tecnico provinciale, in modo che la presenza sia commisurata alle comunità ospitanti non superando comunque lo 0,5 per cento della popolazione nei Comuni con meno di 5mila abitanti". Si conclude così la mozione depositata ieri dai consiglieri regionali "bresciani" della Lega Nord: Renzo Bossi, primo firmatario, Pierluigi Toscani e Alessandro Marelli. Nel testo del documento, peraltro, si snocciolano i dati della presenza di profughi nel Bresciano sottolineando che "la cabina di regia per la ripartizione dei migranti sul territorio nazionale ha fortemente penalizzato la provincia di Brescia, non tenendo conto che la percentuale di stranieri sul territorio nè di oltre il 16 per cento, cui si deve aggiungere un’ulteriore quota di clandestini". Ma anche che "l’assegnazione di detti migranti è avvenuta per circa l’85 per cento in Valcamonica, concentrando quindi un numero di presenze in un’unica area geografica, con conseguenti problematiche di ordine, pubblica sicurezza e sanità, creando forte preoccupazione nell comunità locali". Ancora si legge che "la situazione è critica poché ai 245 migranti già accolti dalla provincia di Brescia se ne aggiungono 195 in attesa nei prossimi giorni e si ipotizza una seconda ondata di arrivi per un numero complessivo di circa 1.100 migranti".
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