“Brescia e i bresciani sono stanchi della politica dei ricatti. In uno Stato diverso dall’Italia questi immigrati che sono, di fatto, ospiti abusivi, verrebbero esclusi da qualsiasi permesso. Qui, invece, dove il Sindaco Paroli ha autorizzato il presidio vicino alla Loggia dimostrando un apertura totale al dialogo e all’ascolto, se ne approfitta e si fa passare il concetto di immunità politica per azioni completamente irresponsabili e prepotenti”.
Con queste parole l’On. Viviana Beccalossi, Vicecoordinatore regionale e Coordinatore provinciale del Popolo della Libertà, commenta il gesto folle di un immigrato marocchino, presente al presidio in Largo Formentone con altri immigrati per chiedere il permesso di soggiorno, che nella notte è salito sulla cupola della Loggia in segno di protesta.
“Strumentalizzare la disperazione è cosa vile e grave – aggiunge Viviana Beccalossi. Ad oggi non si sono verificate ancora tragedie, ma il passo è molto breve, e la responsabilità cadrà impietosamente sui millantatori che tuttora fomentano il malcontento tra gli immigrati, illudendoli con il miraggio del soggiorno facile”.
“Nello stigmatizzare l’aggressione alla giornalista Aurora Lussana mentre stava semplicemente lavorando – continua Beccalossi – desidero esprimerle piena solidarietà a titolo personale e a nome di tutto il Pdl provinciale e regionale. Un fatto triste a dimostrazione che, ancora una volta, i valori dei diritti, della libertà e della pace vengono puntualmente calpestati proprio da chi, come i centri sociali, la CGIL e i partiti di sinistra, se ne definisce portatore e difensore”.
“Altro – prosegue Beccalossi – è l’atteggiamento di una forza sociale come la CISL, che, per voce del suo segretario bresciano Enzo Torri, più responsabilmente prende le distanze da atteggiamenti come questo, denunciando anche le responsabilità di chi gestisce il presidio di Brescia”.
“Chi vuole vivere qui è bene accetto se rispetta le regole – conclude Viviana Beccalossi -. Diritti per tutti e doveri per tutti. Questo è lo slogan che deve essere chiaro a noi per primi, e a quanti vogliano entrare a far parte legalmente della nostra comunità”.