Altri 19 profughi sono giunti ieri in provincia di Brescia. Si vanno a sommare ai precedenti, e il totale conta ora circa 150 persone: 45 presso un residence-vacanze di Corteno Golgi, 30 presso una comunità gestita dalla Caritas a Darfo, 15 in un residence in Val Palot, 10 a Casa Giona a Breno, 20 presso la casa dell’ospite della Domus delle Ancelle della carità a Brescia e infine 10 presso l’albergo Antica Fonte alle Fornaci.
Ognuna delle soluzioni trovate sin’ora per la sistemazione dei profughi è momentanea, non c’è alcun piano di accoglienza definitivo. Rispetto ai primi arrivi, i rifugiati arrivati negli ultimi giorni provengono dalla zona subsahariana, dal Mali, dal Niger, dalla Nigeria, dal Togo. Tutti uomini che al momento dello scoppio della rivolta in Libia erano lavoratori nei cantieri, non soldati mercenari.
Vivono alla giornata, non possono lavorare, non possono chiamare frequentemente a casa, non hanno alcuna rete di loro connazionali a Brescia.
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