Migranti, presidio autorizzato fino al 25. Ma Maroni gela la piazza

Il presidio dei migranti di largo Formentone è stato autorizzato fino a sabato 25 giugno. L’accordo è stato raggiunto ieri, nel primo pomeriggio, in un incontro a palazzo Loggia. Da un lato il sindaco Adriano Paroli e il vice Fabio Rolfi, dall’altro Manlio Vicini (Diritti per Tutti), Damiano Galletti (Cgil) e Marco Fenaroli (Anpi) in rappresentanza dei manifestanti. 
Il presidio "consentirà di dare visibilità e risalto a questa vertenza e di sostenere la battaglia giusta e sacrosanta di questi ragazzi" ha commentato al termine Vicini. I manifestanti potranno montare un gazebo chiuso sotto il quale organizzare le prorpie iniziative (incontri, dibattiti, animazione). L’unica condizione messa da palazzo Loggia è che gli eventi inizino dopo le 18.30 e terminino entro la mezzanotte. Intanto va segnalato che quattro migranti hanno iniziato lo sciopero della fame.
 
 
Questo il calendario delle iniziative in programma nei prossimi giorni:
 
giovedì 16 giugno: dalle 18:30 incontro pubblico “Dalla vertenza sulla sanatoria 2009 alle lotte per il diritto di esistere”, interverranno l’avvocato Sergio Pezzucchi e Manlio Vicini (legali dell’ass. Diritti per tutti), Arianna Carminati e Loranzo Spadacini (ricercatori all’università di Brescia- facoltà di giurisprudenza)
 
– venerdì 17 giugno: dalle 20:30 giocoleria con i ragazzi di O.G.M e a seguire proiezione dei filmati sulle lotte per il permesso di soggiorno a Brescia dal 2000 ad oggi.
 
– sabato 18 giugno: dalle 10.30 incontro con i parlamentari bresciani; dalle 18:30 intervento di Don Amerigo “minori stranieri non accompagnati e diritti”; alle 20.30 seconda generazione in concerto.
 
– domenica 19 giugno: dalle 17.00 giochi e laboratori per bambini e bambine “Mandiamo i razzisti nello spazio”; dalle 20:30 letture accompagnate a cure di Donne sotto la gru. 
 
 
Va poi detto che dal Consiglio dei Ministri di ieri, durante il quale il ministro Maroni dovrebbe presentare la proposta di legge annunciata domenica scorsa per risolvere il "caso Brescia" (qui il video), non sono arrivate le novità attese. Maroni ha presentato un decreto legge per ”ripristinare le procedure espulsive coattive immediate”. I cittadini extracomunicati ma anche quelli dell’Ue ritenuti “pericolosi” potranno quindi essere espulsi coattivamente. Inoltre la permanenza nei Cie è stat prolungata da sei a 18 mesi. "Rispetto al problema che ho avuto modo di sottoporre al Ministro Maroni sabato scorso a Levico posso solo dire che il Decreto non c’entra nulla" ha subito commentato il segretario della Csil Bresciana Enzo Torri. "Su quello che lo stesso Ministro ha chiamato il “caso Brescia”, mi aspetto che ci sia un pronunciamento ad hoc sulla falsariga della circolare ministeriale bloccata per approfondimenti giuridici. Ma a due giorni dal raduno leghista di Pontida era difficile aspettarsi qualcosa di diverso".
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Redazione BsNews.it

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