Vetrine imbrattate, sporcizia, e ora anche la lettera "T" caduta a terra, anzi su un’auto parcheggiata sotto la scritta. Il cinema Astra di via X Giornate perde i pezzi.
Sul quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane viene fatto il punto della situazione sull’intera vicenda. Il cinema è chiuso dall’estate 2009, quando venne interrotta la programmazione per la pausa estiva. Da allora le saracinesche non si sono più alzate. Il cinema è, come gli altri di Brescia, di proprietà della famiglia Quilleri. Interpellato sulla questioneTommaso Quilleri ha assicurato che la volontà di investire c’è, e non è mai cambiata dal momento della presentazione del progetto di riqualificazione del cinema. Nella testa di Quilleri l’Astra dovrebbe diventare una piccola multisala: due sale da 100 posti l’una arricchite da alcuni negozi, piccoli ma di qualità, per aumentare l’attrattiva del cinema. Purtroppo le indagini sulla stabilità dell’edificio e la ricerca dei gestori per i negozi sono andati un po’ a rilento, vista anche la congiuntura economica non troppo favorevole, ma dovrebbe trattarsi solo di questione di tempo.
Per quanto riguarda le vetrine imbrattate e la lettera caduta dall’insegna il Comune non può far nulla: l’assessore Labolani, interpellato sul caso, ammette che certo non è un bello spettacolo, ma la struttura è privata.
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