Renzo Bossi contestato dai centri sociali. Lui sale sul predellino e dà vita a un botta e risposta
Renzo Bossi è stato contestato da alcuni giovani dei centri sociali. Lepisodio è accaduto a Fermo dove il consigliere regionale eletto a Brescia si era recato per la campagna elettorale. Il figlio del leader della Lega Nord è poi salito sul predellino di un’auto per controbattere a fischi e polemiche, e spiegare quanto ”la Lega Nord, con il ministro Maroni, ha fatto per contrastare la criminalità e l’immigrazione clandestina”. La contestazione era cominciata fuori dal Caffè Letterario di Fermo, dove Bossi teneva una conferenza stampa a sostegno del candidato sindaco di centro destra Ester Rutili. Una trentina di giovani ha tentato di entrare nel locale, ma è stata respinta da un folto schieramento di polizia e carabinieri. Quando Renzo Bossi è uscito dal locale, passando da una porta laterale, sono partiti fischi e slogan: Ti e’ piaciuta la visita in Terronia? gli ha gridato un manifestante riferendosi al suo recente viaggio in sud Italia (leggi qui); Vieni qui solo a farti pubblicità’, ha detto un altro. A quel punto, Bossi è salito sul predellino, protetto dalle forze di polizia e dalle guardie del corpo, e ha dato vita ad un botta e risposta con i contestatori. La protesta si e’ poi conclusa senza incidenti.