Per portare a termine la costruzione della metropolitana mancano 84 milioni. A questa cifra vanno poi aggiunti i soldi per la gestione, dai 25 ai 29 milioni di euro l’anno (dipenderà dal costo del biglietto) senza contare lo spettro riserve che ad oggi hanno raggiunto l’astronomica cifra di 560 milioni, in pratica quasi quanto l’intera infrastruttura. E’ questo il quadro emerso oggi durante la seduta congiunta delle commissione comunali Metrobus e Bilancio che ha visto la presenza degli assessori Di Mezza (Bilancio) e Labolani (Lavori pubblici) e dei vertici di Brescia Mobilità, il presidente Prignachi e il direttore generale Medeghini. Un quadro definito rassicurante da alcuni, come il consigliere Bragaglio (Pd), dal momento che le cifre non si discostano molto dal piano finanziario approvato nel 2004. Un quadro preoccupante per altri a iniziare da Di Mezza, Labolani e Prignachi dal momento che l’analisi di Bragaglio non terrebbe conto di almeno due elementi: il costo delle opere complementari (33 milioni) per le quali non era stato accantonato un euro, e il capitolo riserve che tanto o poco una qualche incidenza sui costi l’avrà di certo.
Il costo dell’opera
La seduta si è aperta con la fotografia dei conti del metrobus. Il costo totale dell’opera sarà di 835 milioni: 788,5 serviranno per realizzare l’infrastruttura e 46,8 per le opere complementari. Rispetto al piano del 2004 lo scostamento è di 92 milioni, 45,2 per la costruzione e il resto per le sistemazioni superficiali di stazioni e parcheggi. Se è vero che negli anni sono aumentati anche i contributi statali (nel Dpef licenziato ieri sera dal Governo sono confermati gli 80 milioni già deliberati dal Cipe), questi soldi serviranno quasi esclusivamente per migliorie al progetto e alle stazioni (dagli ascensori con vetrate trasparenti alle scale mobili dal mezzanino all’uscita). Nel 2005 Brescia Mobilità ha acceso un mutuo di 220 milioni con la Cassa Depositi e Prestiti; a gennaio 2011 è poi stato sottoscritto un ulteriore mutuo da 18 milioni con UBI Banco di Brescia. Per completare il finanziamento servono però altri 84 milioni, 35 dei quali verranno reperiti con un altro mutuo in fase di attivazione. In sostanza mancano all’appello 49 milioni. Soldi che dobbiamo recuperare alla svelta ha precisato Di Mezza. Bragaglio ha invece ravvisato in queste cifre un quadro positivo dal momento che vi è una conferma di quanto previsto nel 2004. In questo tipo di opere le cifre sono spesso destinate a lievitare in misura ben maggiore, basta pensare a Brebemi ha aggiunto. Dico questo non per elogiare la giunta Corsini ma per rendere merito alle strutture e ai dirigenti di Brescia Mobilità e del Comune. Una versione che non ha però convinto la maggioranza. Anzi. L’assessore Labolani ha sbottato ricordando che la vecchia amministrazione si era occupata solo del sotto e non di quello che i viaggiatori avrebbero trovato appena usciti dalle stazioni, tant’è che per le opere complementari nel piano non aveva messo un euro!. Sulla stessa linea anche Di Mezza (quello zero è un problema non da poco. E’ come uno che compra una Ferrari senza il sedile o il volante). Ma il vero nodo è stato poi individuato nei costi di gestione e nelle riserve. Se non teniamo insieme tutti gli elementi il quadro è monco ha spiegato Prignachi. Riserve e costo del biglietto non possono essere trattate come questioni accessorie.
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Aggiornamento 2011
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Piano finanziario 2004
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Costo opera
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788.519.000
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743.324.000
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Costo opere complementari
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46.821.000
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0
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Costo complessivo (A)
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835.340.000
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743.324.000
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Contributi Stato
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292.856.000
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244.381.000
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Contributi Regione
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72.304.000
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72.304.000
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Contributi Comune
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13.821.000
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0
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Aumento di Capitale
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67.000.000
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86.500.000
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Capitale di Dotazione
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67.139.000
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67.139.000
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Totale contributi (B)
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513.120.000
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470.324.000
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Differenza tra impieghi e fonti (A – B)
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322.220.000
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273.000.000
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Totale mutui già attivati
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238.000.000
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273.000.000
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Ulteriore Fabbisogno
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84.220.000
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0
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Il costo della gestione
Il piano economico del 2004 prevedeva che il costo del biglietto aumentasse di 10 centesimi l’anno fino ad arrivare a un 1,90 a fine 2012, in concomitanza con la partenza della metro. Una follia, per la maggioranza. Oggi in Italia non c’è una metropolitana che abbia un biglietto superiore a un euro ha spiegato Prignachi. Dobbiamo inoltre rendere appetibile l’infrastruttura per intercettare l’utenza e aumentare il numero di passeggeri. Insomma, se in qualche misura bisognerà mettere mano alle tariffe (come in parte si è già fatto aumentando il biglietto a 1,20) di certo non si potrà far pagare il ticket 1,90. Tenendo conto che con l’entrata in esercizio del metrò il costo del Tpl comunale sarà di quasi 60 milioni l’anno, le ipotesi allo studio di Brescia Mobilità arrivano fino a 1,40, cifra che comporterebbe comunque un esborso annuale per le casse della Loggia di 25 milioni (contro i 7,3 attuali). Questo è il punto focale di tutta la questione ha spiegato Di Mezza per questo chiedo un contributo e una proposta anche da parte dell’opposizione. Dopo tre ore di commissione, il confronto sul punto è però stato rimandato a una prossima seduta, tra sette giorni.
Ricavi da tariffa
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TPL 2011
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Da 01/01/2013 – entrata in funzione metro
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Previsione 2004
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Costo biglietto
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1,20
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1,20
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1,30
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1,40
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1,90
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Numero passeggeri
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43.000.000
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50.000.000
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50.000.000
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50.000.000
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50.000.000
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Introiti da tariffa
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13.764.300
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16.005.000
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17.875.000
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19.745.000
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29.150.000
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Corrispettivo di servizio
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Comune Brescia
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7.387.600
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29.425.000
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27.555.000
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25.685.000
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16.280.000
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Regione Lombardia
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13.200.000
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13.200.000
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13.200.000
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13.200.000
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13.200.000
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Totale corrispettivi
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20.587.600
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42.625.000
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40.755.000
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38.885.000
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29.480.000
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Riserve per 560 milioni
Il tema riserve è stato invece solo accennato. A causa della sua delicatezza i commissari hanno deciso di affrontare il tema in modo riservato (o nella conferenza dei capigruppo o in una commissione a porte chiuse). La delicatezza ha precisato Di Mezza replicando a Bragaglio che accusava il sindaco di aver legittimato le richieste dell’impresa spiattellando la consistenza delle somme non sta nelle cifre, ma nella discussione politica sul modo di affrontare il tema. Con l’arbitrato a fine lavori? O in che modo?. Le cifre le ha poi squadernate Prignachi. Le riserve (ovvero oneri aggiuntivi richiesti dalle imprese che stanno costruendo la metropolitana) già il 31 dicembre 2004 ammontavano a 65 milioni. Un anno dopo erano arrivate a 206. Oggi sono 562.123.459. Ma è un bluff dell’Ati ha commentato Bragaglio. Lo stesso staff tecnico di Brescia Mobilità ha aggiunto il consigliere Manzoni (Pd) le ha definite pretestuose, infondate e iperboliche e le ha puntualmente contestate. Insomma, per l’opposizione sono richieste che vanno rigettate e respinte. Lo faremo ha precisato Prignachi ma nella storia delle opere pubbliche non è mai successo che tutte le riserve venissero azzerate. Insomma, qualcosa andrà riconosciuto ad Ansaldo e Astaldi. E, anche se poco, inciderà sull’equilibrio dei conti.
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