Corioni vuole la salvezza. Poi un aiuto in società

Quattro partite da vincere, la salvezza in Serie A e poi un aiuto concreto da parte di “qualcuno” che voglia entrare in società con lui. Non si sa se è più difficile da raggiungere la salvezza oppure trovare un imprenditore bresciano che butti soldi nelle casse della società, perché di questo si tratta, fatto sta che il presidente Gino Corioni sembra credere fermamente ad entrambe le cose.

Ieri a palazzo Martinengo per la presentazione della linea di abbigliamento dedicata al centenario, e al nuovo profumo del Brescia Calcio (profumo di Serie A?) il presidentissimo è tornato sugli argomenti dello sfogo pre-pasquale, sulle sue difficoltà nel continuare a gestire da solo la società. Innanzitutto c’è da puntualizzare una virata decisa: una settimana fa pareva che Corioni volesse vendere, ora sembra che cerchi solamente un aiuto e non voglia farsi da parte del tutto. C’erano forse dei dubbi su questo? Gli chiedono dei nomi, gli chiedono se qualcuno si è già fatto avanti. Lui tergiversa, i nomi li sanno tutti (Giovanni Bazoli, ma solo come mediatore, e Giuseppe Pasini, presidente della Federacciai e della squadra Feralpisalò, pronto a entrare in un gruppo che preleverebbe la società o darebbe una “mano” a Corioni).

La società sarebbe più appetibile in A o in B? Dal punto di vista economico forse in B, ma il presidente crede fortissimamente nella salvezza. Quattro partite, Sampdoria, Catania, Cesena e Fiorentina, da vincere. Due trasferte, a cominciare da quella di Marassi domenica. Il Brescia non vince fuori dal Rigamonti dal 19 settembre. E’ questa l’ora di tornare a farlo.