Il presidente dell’Anpi Fenaroli: sbagliati i fischi a Paroli, così non si costruisce un confronto serio

“I fischi sono sbagliati, serve un confronto che coinvolga tutti”. Anche lui, quando ha provato a giustificare la presenza del sindaco Adriano Paroli alla manifestazione, è stato contestato da alcuni militanti della sinistra antagonista. Ma il presidente dell’Anpi Marco Fenaroli – a 25 aprile appena chiuso – ribadisce quanto ha provato a dire ieri pomeriggio alla piazza.

“Non riesco a capire”, sottolinea Fenaroli in un’intervista esclusiva a Bsnews.it, “perché certe contraddizioni interne alla destra debbano essere risolte da alcuni in negativo. Vorremmo forse che l’amministrazione si sottragga al suo dovere di prendere parte alle celebrazioni? Lì dove ciò avviene – ad esempio in alcuni Comuni guidati dalla Lega – siamo poi costretti a chiedere che i sindaci prendano parte alla festa. Perché il rischio di escludere le autorità da certe ricorrenze è quello di spostare ulteriormente l’asse verso destra”.

“La discussione su questo tema”, chiarisce il presidente dell’Anpi, “va avanti ormai da 40 anni. Prima della cerimonia il sindaco ha voluto riunire i capigruppo di Palazzo Loggia e i rappresentanti delle associazioni partigiane per dare valore alle celebrazioni. Ma forse lì si è persa un’occasione per discutere di alcuni temi, compreso quello del rapporto tra la destra e determinati principi costituzionali: perché vorrei sapere cosa pensano alcuni esponenti del centrodestra delle proposte che giacciono in parlamento come quella di rendere possibile la ricostituzione del Partito Fascista o i tentativi di equiparare i partigiani con i repubblichini. Io”, continua, “questa discussione sono per tenerla aperta coinvolgendo tutti, anche chi non c’era e chi ieri ha contestato Paroli definendolo – sbagliando – un fascista. Di certo”, conclude Fenaroli, “le offese e i fischi servono a poco. E’ difficile tradurli in un ragionamento compiuto in lingua italiana e aprire un confronto su questo”.