I sette tunisini sbarcati a Lampedusa e arrivati sabato nel Bresciano sono rimasti in quattro. Oggi tre di loro hanno infatti deciso di andare a Milano, dove a quanto pare ci sarebbero dei loro parenti. Come si sa tutti i migranti hanno ricevuto il permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari che dà loro diritto a rimanere regolarmente nel nostro Paese per almeno 6 mesi. Sono quindi liberi di muoversi, senza alcun vincolo. Sabato cinque di loro erano arrivati a Darfo, due a Nozza di Vestone (leggi qui). Tutti ospiti di strutture della Caritas bresciana che – nelle scorse settimane – aveva dato la disponibilità ad ospitare una trentina di migranti.
“L’ho saputo solo quando sono arrivati – commenta un po’ seccato il sindaco di Darfo Francesco Abondio – mi è giunta una telefonata dalla prefettura in cui mi si comunicava che i 5 erano in viaggio. Non ho potuto dire o fare nulla, ho solo potuto prenderne atto”. Secondo il primo cittadino anche i due tunisini rimasti in Val Camonica presto lasceranno Darfo. “No, non credo che si fermeranno a lungo”. Resta, però, un po’ di sconcerto per quello che sta avvenendo: “Se parliamo di profughi che scappano da una zona di guerra allora è giusto che tutti facciamo la nostra parte. Ma a me non pare che in Tunisia ci sia la guerra. E allora cosa vengono a fare? Perché li dobbiamo accogliere come profughi?”.
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