I Sinti: quello della Loggia non è un accordo, ma un ricatto. Il 25 aprile manifestazione nazionale

“Dosta! Basta!” Con questo slogan l’associazione “Rom e Sinti insieme” ha lanciato una manifestazione nazionale in programma il prossimo 25 aprile “contro la discriminazione istituzionale di questi due popoli”. La scelta di Brescia è dovuta al fatto che in questa città “è maggiormente odioso l’atteggiamento delle amministrazioni nei confronti di queste popolazioni”. La riprova starebbe in quello che è stato chiamato “Patto di cittadinanza” tra Comune di Brescia e Sinti del campo di via Orzinuovi. “Ma quale accordo, si tratta di una scelta imposta, un ricatto” lamentano i rappresentanti dell’associazione “o sottostate alle nostre decisioni o finite in mezzo a una strada”. Per l’associazione non vi sarebbe alcuna disponibilirà della Loggia ad affrontare il problema e andrebbe letta in quest’ottica anche la decisione della famiglia Querini di spostare a nord le loro abitazioni.

“L’azione del Comune di Brescia del 14 febbraio” si legge sul sito dell’associazione (comitatoromsinti.blogspot.com) “togliere l’energia elettrica a tutte le famiglie sinte, è stato un provvedimento barbaro e medioevale che ha messo a repentaglio la vita di due bambini. Una gravissima forma di discriminazione. La federazione organizzerà una manifestazione a Brescia in cui presenterà alla Città proposte serie per risolvere il problema abitativo vissuto dalle famiglie sinte e rom. Chiediamo a tutte le associazioni, a tutte le organizzazioni e a tutta la società civile di partecipare all’organizzazione della manifestazione. La federazione ha discusso a lungo sulla grave situazione dei sinti e dei rom a Brescia che si trascina da alcuni anni. Dopo la vicenda accaduta il 14 febbraio nel campo sinti di via Orzinuovi 108 di Brescia la federazione ha deciso di intervenire per contrastare il provvedimento del Comune di Brescia che intende spostare tre famiglie sinte nel villaggio per l’emergenza abitativa. Contrastiamo questa decisione per questi motivi:
1) Le famiglie che vivono oggi nel villaggio di Borgo Satollo sono in una situazione di grave sovraffollamento che pregiudica la situazione igienico sanitaria dello stesso villaggio, sarebbe quindi doveroso che le tre casette siano assegnate alle famiglie numerose che già vivono nel villaggio;
2) Le famiglie sinte in questi anni hanno investito risorse importanti per comprarsi autonomamente un’abitazione (case mobili) senza chiedere assistenza al Comune;
3) Le famiglie sono pronte ad impegnarsi per sottoscrivere dei mutui per l’acquisto di terreni dove ogni famiglia può vivere in pace, questo progetto si è fermato dopo che il Comune Brescia non si è impegnato per risolvere il contrasto politico amministrativo con il Comune di Guidizzolo (MN), lasciando cadere la possibilità che quattro famiglie potessero trovare una soluzione seria e soddisfacente”.

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Redazione BsNews.it
Tags: 25 Aprile

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