La crisi, i mancati trasferimenti e il patto di stabilità costeranno al Comune di Brescia ben 46 milioni di euro. A dirlo, in sostanza, è stato l’assessore Fausto Di Mezza che ha annunciato tagli sulla spesa corrente (tradotto: personale, servizi e via dicendo) per circa 16 milioni di euro a cui si aggiungerà la vendita di immobili per sei milioni e di titoli azionari per altri 40. L’ennesimo colpo al tesoretto comunale, dovuto essenzialmente a due ragioni: i vincoli finanziari imposti da Roma e i mancati dividendi di A2A. La previsione, infatti, è che quest’anno entreranno nelle casse del comune 20 milioni di euro in meno. E il bilancio della Loggia è sempre stato profondamente legato dai dividendi, che ne coprivano anche più di un terzo.
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