Egregio Direttore, appare sul suo giornale la notizia della contestazione con cui, a Lissone in Brianza, esponenti e militanti dell’IdV e alcuni rappresentanti del PD, legati a quanto è dato di sapere al consigliere regionale “rottamatore” Paolo Civati, hanno guastato la cerimonia di inaugurazione di una piazza dedicata a Bettino Craxi.
La liturgia di questi neogiacobini con la passione per le ghigliottine mediatiche ha movenze che vengono, ormai, da lontano: dal lancio di monetine agli slogan che già suonavano falsi 18 anni fa, e che oggi mostrano tutta la loro ipocrisia moralistica; a questo apparato, questa volta, sono stati aggiunti dei cartelli che inneggiavano strumentalmente ad un’altra nobile figura di socialista, Sandro Pertini, divenuto presidente della Repubblica a seguito dell’iniziativa politica dell’allora segretario del Psi Bettino Craxi.
Cosa dire a questi passatisti? (ma Civati non era a favore del rinnovamento?) Viene da parafrasare il motto di Lenin:” Il giustizialismo, malattia infantile della sinistra”. Per la verità, riesce davvero difficile riconoscere ai dipietristi dei veri tratti di sinistra: a tacer d’altro, il loro furore contro il garantismo, che è uno dei pilastri del riformismo progressista, la loro bramosia di manette e di carcere, li assimilano a ben altre esperienze della nostra storia politica. Del resto, abbiamo visto anche in fatti recenti come il loro estremismo anarcoide lavori a favore di Berlusconi.
A dispetto di tutti costoro, a prescindere dalle degenerazioni del finanziamento dei partiti che coinvolgevano tutti (anche i padri politici dei sodali di Civati), Bettino Craxi è stato uno statista a cui l’Italia e la democrazia di tutto l’occidente devono molto, come molto gli devono i movimenti di liberazione e di resistenza di mezzo mondo: i socialisti spagnoli, sostenuti nella lotta contro Franco; i dissidenti dell’est europeo, dalla Cecoslovacchia alla Polonia; i cileni, eredi di Allende e perseguitati dai militari di Pinochet; e tanti altri ancora.
In questo senso Craxi è una figura che appartiene a tutta la sinistra e che nella sinistra deve trovare il suo riferimento; in una videointervista, resa pubblica recentemente da Luca Josi, Bettino Craxi si definiva il politico più di sinistra del suo tempo: mai ha rinnegato il rosso delle sue bandiere e dei suoi garofani. In questa luce, sembra davvero paradossale che sia celebrato da una giunta di centro destra e contestato da pseudo appartenenti alla sinistra.
Evidentemente costoro sono incapaci di liberarsi della coazione a perdere che ha segnato molte esperienze dalla sinistra negli ultimi 18 anni, e paiono irrimediabilmente votati ad abbracciare cause e modalità politiche che appartengono al passato remoto.
Molto sinceramente, come socialisti, facciamo fatica a prendere lezioni di moralità dal movimento che ha eletto Razzi e Scilipoti.
I Socialisti, in Italia come in Europa e nel mondo, sono convinti che occorra una svolta per salvaguardare la democrazia e ridare ai cittadini il potere di scelta , e per questo fanno paura, in Italia più che altrove, perché in nessun paese occidentale, come nel nostro, si patisce un vuoto della politica così angoscioso.
A questo pensino i lanciatori di monetine, e comincino a guardarsi in casa propria: avranno di che interrogare la loro coscienza, se ne hanno una, e di che preoccuparsi.
Non resta da augurarsi che questa lugubre seconda repubblica sia effettivamente agli sgoccioli e che le gabbie che hanno tenuto imbrigliato e compresso il sistema politico italiano si spalanchino, consentendo, agli uomini retti, leali e di buona volontà di chiudere per sempre la stagione della guerra per bande, per tornare a fare politica favorendo la formazione di un moderno partito socialdemocratico europeo, che possa effettivamente attuare il riformismo ormai indispensabile per la nostra Nazione.
Per l’immediato futuro vorremmo anche nella nostra provincia bresciana partecipare all’inaugurazione di una via o di una piazza dedicata al presidente Craxi, e magari promossa da una giunta di centro-sinistra.
Maria Cipriano, segretaria provinciale PSI Brescia
Stefano Giacomini , coordinatore cittadino PSI Brescia
Clara Lazzarini, del Consiglio Nazionale PSI
Alberto Luciano, assessore al comune di Cortefranca
Lorenzo Cinquepalmi, responsabile del Circolo riformista, socialista “Tempo Moderno”
Luigi Cerritelli, presidente del circolo A. Kuliscioff
Mariano Comini , presidente del circolo N. Bobbio
Luciano Cantoni, responsabile del circolo S. Pertini
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