Una sospensiva del Tar, i ricorsi pendenti da parte dei comuni limitrofi (Mairano, Capriano del Colle, Dello), l’opposizione da parte del Parco del Montenetto e 5mila firme raccolte in pochi mesi non bastano a fermare i lavori sull’area scelta da Esselunga per il nuovo polo logistico che servirà il nord Italia.
Il comune di Azzano Mella si difende dicendo che si tratta di semplice messa in sicurezza dell’area, ma le cosa non convince del tutto. Perché iniziare a lavorare prima del pronunciamento del Tar, atteso il 26 gennaio? Perché, se si tratta di semplice "messa in sicurezza", sono stati effettuati numerosi scavi? La provincia che ruolo ha in tutto questo?
Il prossimo 26 gennaio il Tar dirà se il progetto necessita di essere sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica, inizialmente esclusa dal comune di Azzano (strano, per un’opera che sarà tra le più grandi d’Europa). La popolazione dei comuni vicini, ma anche quella di Azzano, ovviamente, prosegue intanto nella mobilitazione. Martedì alle 20.45 presso Palazzo Acqui a Barbariga l’ennesima assemblea pubblica; sabato prossimo dalle 9.30 il "Carosello di Sant’Agnese", un rumoroso corteo di biciclette, auto, trattori e carri per simulare l’assalto di mezzi che graverà, con l’eventuale costruzione polo logistico, sulla già trafficatissima Quinzanese.
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