PM10, nel 2010 Brescia “fuori legge” per 89 volte. Meglio del 2009, ma peggio di Milano

Va un po’ meglio, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Nel 2010 l’aria di Brescia è risultata “fuori-legge” un giorno su 4. Sono infatti state 89 le giornate di superamento della soglia di 50 microgrammi/mc per le polveri sottili contro le 35 tollerate stando ai parametri europei (nel 2009 erano state 99). Peggio ha fatto solo Monza, con 92 giornate oltre il limite, mentre la Leonessa batte anche Milano (87). E’ quanto emerge da un’analisi di Legambiente Lombardiasulla base delle rilevazioni Arpa. Degli altri capoluoghi, male Mantova, Bergamo e Lodi superiori alle 70, un po’ meglio Pavia, mentre un’aria migliore è quella che soffia ai piedi delle Prealpi, a Varese, Como e Lecco, con valori medi accettabili e un numero di superamenti contenuto, sebbene superiore al valore tollerato. Decisamente migliore la situazione a Sondrio, città che nel 2010 ha respirato un’aria abbastanza buona, con una concentrazione media di polveri pari a 25,1 microgrammi/mc, superando solo 31 volte il valore di 50, nonostante la grande diffusione di stufe e caminetti a legna nel fondovalle valtellinese: dopo il traffico, sono questi i maggiori accusati come fonte di inquinamento da polveri sottili. Non si classifica Cremona, città in cui le centraline Arpa sono da tempo fuori servizio.

Va comunque detto che a Brescia e in tutta la Lombardia vi è stato un miglioramento. Nel 2009 – come detto – l’aria della Leonessa aveva sforato i limiti per 99 volte, 10 giorni in più dell’anno appena trascorso. Ma – si chiede l’Associazione ambientalista- è il caso di essere ottimisti, e di sperare che nel 2011 ci metteremo in regola con i parametri europei? “Purtroppo no. In parte, è vero, il risultato fa parte di una tendenza positiva che dura da anni, ma il 2010 è stato un anno anomalo dal punto di vista climatico: tutti i mesi dell’anno infatti sono stati caratterizzati da precipitazioni abbondanti e frequenti, con una piovosità molto più alta della media e il frequente ingresso nel catino padano di perturbazioni capaci di rimescolare l’aria e diluire gli inquinanti. Non è quindi davvero il caso di fare previsioni sul futuro basandosi sui risultati del 2010. Dovremo convivere ancora a lungo con l’inquinamento delle città, visto che le politiche antismog restano sulla carta, poco o per nulla applicate e fatte rispettare”.  

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Redazione BsNews.it

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