E’ tornato a colpire il capo dell’ufficio ragioneria del Comune di Gianico, in Valcamonica, che già nel 1995 aveva fatto sparire 40 milioni dalle casse comunali e altri 30 da quelle dell’asilo. L’uomo, D.B., aveva giustificato il colpo di testa con l’infatuazione per una ragazza brasiliana ed era stato riassunto quando si era impegnato a restituire tutto il maltolto con detrazioni mensili dallo stipendio. Ma il vizietto evidentemente gli è rimasto. La cifra della nuova sottrazione non è ancora nota, ma pare sia stato lo stesso ragioniere a rivelare il nuovo illecito (pare taroccamenti sui bilanci dal 2004 a oggi), autolicenziandosi. Ora resta da capire che fine faranno i nuovi soldi, visto che difficilmente potranno ancora essere restituiti alla collettività in “comode rate mensili”.
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