Tensioni: via i pompieri e niente pranzo

Continua la tensione, questa mattina, attorno alla gru su cui sono ancora accampati sei immigrati. Dopo gli scontri di ieri (il bilancio è di 6 arresti e 12 espulsioni), infatti, questa mattina a scaldare gli animi è stato il nuovo tentativo dei vigili del fuoco di posizionare una rete di protezione alla base della gru. Inutile il tentativo del comandante Salvatore Buffo di convincere i sei, arrampicandosi – intorno alle 10 – a 40 metri d’altezza per dialogare con gli occupanti. Ancora una volta i mezzi dei vigili del fuoco sono stati bersagliati con il lancio di bulloni di ferro e altri oggetti, esattamente come era successo il giorno prima. Inoltre i sei hanno minacciato ancora di lanciarsi nel vuoto. E quindi l’operazione è nuovamente fallita, anche se nelle prossime ore verranno messi in campo nuovi tentativi.

Inoltre gli immigrati, in segno di protesta con quanto sta accendo, hanno rifiutato la consegna dei pasti. E paiono intenzionati ad avviare lo sciopero della fame.

Nel frattempo continua anche l’isolamento dei sei, perché i loro sostenitori sono tenuti a distanza dalle forze dell’ordine. All’altezza della chiesa di via San Faustino ci sono al momento una cinquantina di persone tra immigrati e militanti della sinistra. Ma quasi certaemente il gruppo tornerà a ingrossarsi nel pomeriggio.

Per quanto riguarda, invece, le conseguenze di ieri, nella mattinata – sempre intorno alle 10 – sono iniziati i processi per direttissima per le sei persone arrestate a seguito degli scontri. Per loro l’accusa è quella di manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale.  In sei sono già stati trasportati al Cie di Milano.